Naturae Mortis è un bran decisamente diverso dal solito. I gioielli che propone sono bijoux ispirati alla bellezza poetica della morte naturale. Pur suonando un po' strano, basti pensare ai malinconici poeti maledetti e alle loro opere decadenti; o agli strumenti magici degli shamani, per rendersi subito conto che la Nera Signora è sempre presente nei nostri pensieri collettivi.
La morte è solo un rito di passaggio che la vita ci propone per poter passare alla successiva... sia essa in Paradiso, in una reincarnazione, nell'Erebo greco o nella Terra dell'Estate. Non sappiamo chi abbia ragione a riguardo, perciò tanto vale godersi la vita su questo piano e aspettare senza alcuna fretta.
Nel frattempo possiamo osservare la meravigliosa struttura del progetto che la Natura ha disegnato per noi, con la sua eterna ciclicità, curiosando nei boschi, tra le foglie, sulla spiaggia o in campagna. Case di chiocciole abbandonate, fossili lontanissimi, conchiglie vuote, piccoli insetti disabitati e mute lasciate in balìa del tempo... ecco che essi ottengono una seconda vita terrena in forma d'arte e di gioiello.
Naturae Mortis è lo splendore del nuovo inizio, la seconda chance.
In un mondo in cui tutti tendono a far finta che non esista la fine dei giorni e in cui il tabù regna sovrano, è il momento di guardare negli occhi la nostra vera natura di esseri effimeri, il nostro destino comune. Se millenni di errata interpretazione ci hanno portato a pensare alla morte come a qualcosa di estraneo a noi e di cui non bisogna parlare, adesso possiamo riprendere a considerare la sua logica esistenza come ad un qualcosa di assolutamente normale. Perché normale è.
La morte è solo un rito di passaggio che la vita ci propone per poter passare alla successiva... sia essa in Paradiso, in una reincarnazione, nell'Erebo greco o nella Terra dell'Estate. Non sappiamo chi abbia ragione a riguardo, perciò tanto vale godersi la vita su questo piano e aspettare senza alcuna fretta.
Nel frattempo possiamo osservare la meravigliosa struttura del progetto che la Natura ha disegnato per noi, con la sua eterna ciclicità, curiosando nei boschi, tra le foglie, sulla spiaggia o in campagna. Case di chiocciole abbandonate, fossili lontanissimi, conchiglie vuote, piccoli insetti disabitati e mute lasciate in balìa del tempo... ecco che essi ottengono una seconda vita terrena in forma d'arte e di gioiello.
Naturae Mortis è lo splendore del nuovo inizio, la seconda chance.
In un mondo in cui tutti tendono a far finta che non esista la fine dei giorni e in cui il tabù regna sovrano, è il momento di guardare negli occhi la nostra vera natura di esseri effimeri, il nostro destino comune. Se millenni di errata interpretazione ci hanno portato a pensare alla morte come a qualcosa di estraneo a noi e di cui non bisogna parlare, adesso possiamo riprendere a considerare la sua logica esistenza come ad un qualcosa di assolutamente normale. Perché normale è.
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